giovedì 19 aprile 2012

THE TING TINGS - A GIUGNO IN ITALIA PER DUE CONCERTI - IL DUO INGLESE CHE HA VENDUTO OLTRE 2 MILIONI DI COPIE CON L'ALBUM DI DEBUTTO!


DNA concerti
è felice di annunciare
 

Due date in Italia per il duo inglese che con l’album di debutto
ha venduto più di 2 milioni di copie!

THE TING TINGS



05 giugno 2012 – Milano – Magnolia
Via Circonvallazione Idroscalo 41, Segrate (MI)
Biglietti: 12 euro + d.p
Prevendite disponibili dal 18 aprile su www.ticketone.it, vivaticket.it, ww.ticket.it e www.mailticket.it

06 giugno 2012 – Roma – San Lorenzo Estate
Biglietti: 12 euro + d.p
Prevendite disponibili a breve su www.ticketone.it, www.greenticket



Il duo electro-pop britannico dei Ting Tings, giunto al successo planetario con il precedente We Started Nothing torna in Italia fresco di pubblicazione del nuovo e lungamente atteso album “Sounds From Nowheresville”, uscito 28 febbraio.

Il tratto distintivo che ha ispirato a Katie White e a Jules DeMartino il titolo del nuovo disco è semplice: fare canzoni che suonino diverse dalle precedenti, garantirsi un’assoluta libertà musicale e non porsi nessun limite.

Katie e Jules non sono arrivati rapidamente alla realizzazione di “Sounds From Nowheresville”. Dopo avere riscosso successo a livello mondiale con l’album di debutto “We Started Nothing”, hanno trascorso due anni senza sosta in tournée prima di far finalmente ritorno in studio. Dopo una breve permanenza a Berlino, dove avevano registrato e poi scartato un gruzzolo di canzoni di cui non erano soddisfatti, hanno fatto i bagagli e sono sbarcati nella Spagna meridionale, liberandosi di regole e idee prestabilite per fare musica che li appagasse.  “Prima di allora”, spiega Jules, “era stata una lotta e una sofferenza continua. Improvvisamente non lo era più. Ogni volta che Katie entrava in cabina a registrare, otteneva la take perfetta. Finalmente avevamo trovato i testi giusti e ci sentivamo come se ci avessero tolto un gran peso dalle spalle. Stata diventando di nuovo un’esperienza piacevole. Era di nuovo l’energia interiore  a dettare la direzione”.
I Ting Tings si sono affacciati alla ribalta mondiale con il loro hardcore-pop “fai da te” nel 2008, guadagnandosi subito grandi lodi ed enorme successo; i loro singoli “That’s Not My Name”, “Shut Up And Let Me Go” e “Great DJ”  hanno venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo (i primi due hanno raggiunto il numero uno delle classifiche). La loro musica ha fatto da colonna sonora non solo alle radio ma anche a innumerevoli programmi tv e pellicole cinematografiche, da “Slumdog Millionaire” a “Gossip Girl”.

Il loro album di debutto ha venduto oltre due milioni di copie. La band ha vinto inoltre il prestigioso Ivor Novello Award per il  miglior album del 2009 e ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards nella categoria “migliori artisti emergenti”.

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PREVENDITE MILANO:
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infoline: 892 101
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PREVENDITE ROMA:
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infoline: 892 101
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mercoledì 11 aprile 2012

THE FLAMING LIPS e VERDENA - DUE DATE IN ITALIA A LUGLIO!


DNA concerti
è felice di presentare

DUE DATE IN ITALIA!
THE FLAMING LIPS
+ VERDENA


10 luglio 2012 – Padova – Sherwood Festival
Biglietto: 22 euro (senza diritti di prevendita) sul sito www.sherwood.it <http://www.sherwood.it>
Biglietto: 22 euro + dp sui circuiti di prevendita - 25 euro al botteghino la sera del concerto.
Prevendite disponibili da mercoledì 11 aprile presso: www.ticketone.it
Punti vendita e filiali Unicredit, Filiali Banche del Veneziano, Coin Ticketstore di Padova, Coin Ticketstore di Treviso, Spazio Musica di Piove di Sacco

Prevendite disponibili da oggi alle 18,00 presso
http://www.sherwood.it

11 luglio 2012 – Torino– GruVillage
area eventi Le Gru - Via Crea 10, Grugliasco (Torino)
Biglietto: 22 euro +d.p.
25 euro alla porta
Inizio concerti: ore 20,00
Prevendite disponibili da mercoledì 11 aprile su www.ticketone.it e www.ticket.it
Prevendite disponibili da oggi alle 18,00 aprile su
www.hiroshimamonamour.org

I Flaming Lips sono un'istituzione del rock psichedelico contemporaneo. La loro carriera, piena di sorprese, scommesse e colpi di scena, è uno dei percorsi più avventurosi del rock americano. Sempre ironici e demenziali, i loro dischi e le loro esibizioni live sono delle miniere di trovate spiazzanti e fantasiose.
Guidati da Wayne Coyne, i Flaming Lips sono una delle realtà più visionarie e geniali della scena internazionale. Il carismatico leader, forte di un'ispirazione onnivora e di una creatività senza freni, ha battuto i sentieri della psichedelia, del pop più cristallino, dello sperimentalismo dada creando un universo rock folle e schizofrenico in cui le performance live sono ormai leggendari eventi colorati, surreali e pirotecnici.

Mentre altri dinosauri del rock alternativo americano loro coetanei sono rimasti inchiodati ai suoni dei primi anni Novanta, loro hanno continuato a cambiare, seguendo un percorso cominciato ormai venticinque anni fa e che prosegue ancora oggi. La loro è una ricerca assidua e coraggiosa di nuovi linguaggi sonori che fanno di volta in volta propri, adeguandoli al marchio di fabbrica Flaming Lips, ormai consolidato e riconoscibile. Ironica, demenziale e bizzarra, la loro musica sembra concepita da un pazzo sotto Lsd (e agli esordi era più o meno così), o dalla mente di un fumettista visionario. Il loro pregio più grande è stato infatti quello di aver sfondato la porta che divide musica e immagine, generando un tutt'uno tra loro, un vero e proprio immaginario peculiare, un circo itinerante di suoni, luci, colori e titoli lunghissimi senza senso.

BIO:
I i giovani Flaming Lips iniziano la loro carriera suonando un garage rock schizoide fatto di dolci arpeggi acustici incendiati da distorsioni repentine, voce roca e spesso aggressiva, qualche spruzzata di folk, hard-rock   e post-punk e tanta, tantissima demenzialità (testi assurdi, campionamenti buffi...). Il primo Ep, The Flaming Lips e i primi tre Lp Hear it is (1986)-  Oh My Gawd!!! (1987) e Telepathic Surgery (1989) summa e monumento della psichedelia anni 80 , non fanno che perfezionare questa formula, raffinandola e arricchendola di volta in volta. Nel 1990 si apre il secondo periodo dei Flaming Lips con la pubblicazione di In A Priest Driven Ambulance quello meno sgangherato e più ordinato e melodico. Smaltiti gli eccessi dei primi tre Lp, la band razionalizza il suo suono e scrive canzoni all'insegna di un indie-rock agrodolce, rumoroso ma mai esagerato. In questa periodo, che si chiude nel 1999, Dave Friedmann sarà decisivo in sala di regia, tanto che la carriera dei Flaming Lips può dirsi parallela a quella dei suoi Mercury Rev. Hit To Death In The Future Head del ’92 segna l’approdo dei Flaming Lips alla corte della Warner Bros e inaugura un invidiabile e fortunato sodalizio artistico. È l’ultimo album che vede una (pur saltuaria) partecipazione congiunta dei due Mercury Rev, Jonathan Donahue e Dave Fridmann: se quest’ultimo tornerà a lavorare con Coyne e soci, Donahue abbandonerà per dedicarsi a tempo pieno al progetto del gruppo menzionato.
Transmissions From The Satellite Heart è pubblicato nel ’93 e rappresenta un passo irreversibile nella discografia dei Flaming Lips. È il primo lavoro pop “a tutto tondo”, frutto di un progressivo e meticoloso affinamento in studio. Clouds Taste Metallic arriva nel tardo ’95. Nel 1997 la band è a un punto critico: il chitarrista Ronald Jones lascia il gruppo per via delle sue divergenze con Steven Drozd, che ha sempre più problemi legati alla droga, Michael Ivins subisce un incidente stradale e il gruppo è in uno stato di forte tensione. Come se non bastasse, la casa discografica li pone in una situazione critica e il padre di Coyne muore di cancro. Da questa situazione esce, a sorpresa, l'album più fantasioso e controverso del gruppo, un quadruplo che necessita di quattro impianti stereo sincronizzati per essere suonato correttamente: Zaireeka.
Dalle sessioni di questo disco nascerà anche il successivo album, l'acclamato The Soft Bulletin, uscito nel 1999, in cui Coyne e soci provano a inscatolare la loro follia melodica in canzoni pop. È un album ambiziosissimo, in cui la band veste i panni di sofisticati autori pop, intenti a gestire una mole notevole di arrangiamenti per orchestra, piano, molteplici linee di chitarra (non più distorta!), cori celestiali quando non sprazzi di elettronica. Con questo album si apre una nuova fase artistica non si limita a un nuovo suono e a un songwriting più barocco: i Flaming Lips cominciano a portare in tour uno spettacolo multimediale che ha dell'incredibile, rendendo ogni concerto un'orgia di colori, luci, divertimenti e pupazzi.  I quattro sono riusciti a portare il concerto rock nella dimensione dei giochi dell'infanzia. Il nuovo corso della band prosegue nel 2002 con Yoshimi Battles The Pink Robots, in cui il gruppo continua la sua epopea progressive-pop. At War With The Mystics esce nel 2006 e respinge i timori di stilizzazione bloccata della band e si rivela essere il suo, ennesimo, passo a lato. Presentato come il disco politico dei Flaming Lips, riporta in primo piano le chitarre: le citazioni affondano negli anni 70 e il formato scelto diviene un pop-rock psichedelico, con rimandi al rock, al funk (o disco-funk) e al soul, alternando morbidezza e spasmo, senza rinnegare tutto ciò che è stato fatto, ma riplasmandolo e aggiungendo/sottraendo qualcosa. Nel 2009 i Flaming Lips tornano con Embryonic, album doppio, lungo ben 70 minuti e contenente 18 nuove composizioni: quasi una summa delle più evidenti inclinazioni palesate dalla band durante il proprio percorso artistico. Nello stesso anno i Flaming Lips si lanciano anche in un'altra operazione, ancor più temeraria. Una rilettura di “The Dark Side Of The Moon ”, il lavoro più amato, criticato, osannato e scimmiottato dei Pink Floyd. Nel 2011 è la volta di Strobo Trip un'altra folle e geniale operazione musicale.

GRAZIE a ONDAROCK

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VERDENA:
Sembrava che la data del 27 Dicembre al Bloom di Mezzago fosse l’ultima occasione per vederli dal vivo ma, a sorpresa, i Verdena annunciano due show che li vedranno aprire i concerti italiani dei Flaming Lips.
Dopo le oltre 80 date che li hanno consacrati come protagonisti assoluti della scena alternative rock italiana del 2011, Verdena, come loro solito, si sarebbero dovuti ritirare dalle scene per rientrare in studio e cominciare a lavorare ad un altro nuovo disco, ma la band di Wayne Coyne è sempre stata un punto di riferimento per i bergamaschi ed è proprio per questo motivo che i Verdena hanno accettato di fare uno strappo alla regola. I due live coi Flaming Lips saranno perciò le UNICHE occasioni per assistere a un live Verdena quest’estate.
Nel frattempo il 29 Febbraio è uscito anche un libro “Un Mondo del Tutto Differente” di Emiliano Colasanti, che racconta le vicende che hanno portato alla nascita di WOW, il loro quinto album, che è stato il caso discografico del 2011.

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Ufficio Stampa Verdena
Nora Bentivoglio
349.4328563
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PREVENDITE PADOVA:
Biglietto: 22 euro (senza diritti di prevendita) sul sito www.sherwood.it <http://www.sherwood.it>
22 euro + dp sui circuiti abituali
25 euro al botteghino, la sera del concerto
Prevendite disponibili da oggi 5 aprile alle 18,00 presso http://www.sherwood.it
Prevendite disponibili da mercoledì 11 aprile presso: www.ticketone.it,
Punti vendita e filiali Unicredit, Punti vendita Ticketone, Filiali Banche del Veneziano, CoTicketstore di Padova, Coin Ticketstore di Treviso, Spazio Musica di Piove di Sacco


PREVENDITE TORINO:
Biglietto: 22 euro+d.p.
25 euro alla porta
www.ticketone.it, infoline: 892 101
Prevendite disponibili da mercoledì 11 aprile su www.ticketone.it e ticket.it
Prevendite disponibili da oggi 5 aprile alle 18,00 su www.hiroshimamonamour.org

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KURT VILE and The Violators - A LUGLIO IN TOUR IN ITALIA!




DNA concerti
è felice di presentare


IL TOUR IN ITALIA A LUGLIO

Kurt Vile & The Violators

03 luglio 2012 – Roma – San Lorenzo Estate -
in collaborazione con Ausgang

04 luglio 2012 – Bologna – ROCKER FESTIVAL c/o Bolognetti Rocks
05 luglio 2012 – Torino – Spaziale Festival


Kurt Vile arriva in Italia con i suoi Violators dopo anni di attesa per presentare il quarto album della sua carriera Smoke Ring For My Halo, capolavoro che lo ha consacrato come uno dei più grandi e originali cantautori della sua generazione, e il nuovo ep SO OUTTA REACH uscito a fine 2011 sempre per MATADOR Records.

Già dalle atmosfere evocate da Baby’s Arms, brano di apertura dell’ultimo album, è evidente quanto Smoke Ring For My Halo sia familiare e inedito allo stesso tempo. Una dimostrazione di come Kurt possa utilizzare metodi e suoni logori per ottenere però dei risultati che sono emozionalmente e musicalmente tutt’altro che ovvi. Ci troviamo di fronte un album, difficile da catalogare, che contiene evidenti tracce del passato ma che non perde tempo prezioso ad essere riverente verso di esso. Con il precedente Childish Prodigy (2009) Kurt era stato paragonato a Leonard Cohen, Tom Petty, Psychic TV, e Animal Collective, ed oggi forse potremmo trovare dei rimandi ad un mondo sonoro che spazia dai Suicide, Leo Kottke, My Bloody Valentine, Bob Seger  sino a Nick Drake. Tuttavia Kurt è in grado di unire tutte queste disparate e varie fonti d’ispirazione in modo talmente naturale e affatto pretenziosoda rendere inutili tutti i paragoni.
Da pochi mesi ha visto la luce So Outta Reach, una collezione di 5 brani registrati durante la session di Smoke Ring For My Halo ma non utilizzati nell’album che contiene anche una versione di ‘Downbound Train’ di Bruce Springsteen.

Kurt Vile può appartenere ad una lunga stirpe di classici cantautori americani ma la sua musica è unica e originale e non temiamo di essere smentiti nel sostenere che egli sia il più grande della sua generazione.
Pur essendo il quarto album, in un certo senso Smoke Ring For My Halo può essere considerato il suo primo vero lavoro compiuto, in cui ogni singolo elemento viaggia in perfetto equilibrio con gli altri. Tenero ed evocativo, evanescente e allo stesso tempo godibile, duro e potente eppure accattivante, un album perfetto per ogni giorno di qualsiasi stagione, in grado di soddisfare tutti i possibili stati d’animo in qualsiasi immaginabile scenario, che sia la prima cosa che si ascolta al mattino o l’ultima prima di andare a dormire.

Smoke Ring For My Halo è un’unione perfetta e sfaccettata di introspezione notturna e esplorazione vivace del mondo esterno.


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INFO PREVENDITE:
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INFO ROMA
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INFO BOLOGNA:
Apertura porte ore 19.00
Inizio concerti ore 21.00
Modalità di ingresso: offerta libera
Per informazioni: www.covoclub.it






lunedì 2 aprile 2012

VAN DYKE PARKS - A GIUGNO DUE DATE IN ITALIA PER IL GENIALE ARRANGIATORE COMPOSITORE

DNA concerti
è orgogliosa di presentare

DUE DATE IN ITALIA

VAN DYKE PARKS

19 giugno 2012 – Teatro Martinitt - Milano
via Pitteri 58 – Milano
 Ore 20,30
Ingresso: 20 euro+d.p.
Prevendite aperte da lunedì 2 aprile presso www.ticketone.it e www.vivaticket.it e www.ticket.it

20 giugno 2012 - Chiesa di San Paolo entro le Mura - Roma
Via Nazionale 16 A
ingresso: 20 euro +d.p.
Inizio concerto: Ore 21,00
Apertura: ore 20,30
Prevendite aperte da lunedì 2 aprile presso www.ticketone.it e www.greenticket.it


Arrangiatore, compositore, e cantautore, Van Dyke Parks, figura fondamentale nella musica degli ultimi 50 anni, arriva in Italia per due date da non perdere a Milano e Roma.
Nato a Hattiesburg, Mississipi  il 3 gennaio del 1941, Van Dyke Parks è universalmente noto sopratutto per aver contribuito tra il 1966 e il 1967 alla scrittura di SMILE, lo strepitoso concept album dei Beach Boys, che avrebbe dovuto succedere al capolavoro Pet Sounds, in realtà rimasto a lungo inedito e pubblicato da Brian Wilson in una nuova versione soltanto nel 2004.
Nella sua lunga carriera Parks ha lavorato con artisti come Delaney Bramlett, The Byrds, Loudon Wainwright, Harry Nilsson, Silverchair, Ry Cooder, Joanna Newsom, Inara George, Keith Moon e Ringo Starr.


Dopo aver studiato clarinetto ed aver contemporaneamente lavorato come attore a Hollywood, il giovane artista decide di dedicarsi interamente alla musica. Cantautore, compositore di colonne sonore, session-man per gli studi di registrazione (suona il piano su Eight Miles High dei Byrds), Van Dyke divenne presto un produttore di successo. Nel 1967 infatti produsse due hit di bubblegum, e ottenne così la credibilità che aveva sempre cercato. A questo periodo risalgono le collaborazioni con Brian Wilson per SMILE, e quelle con Tim Buckley, Ry Cooder, Frank Zappa e tanti altri. Parks conquista così una meritata fama come arrangiatore orchestrale, capace di stravolgere il significato di "orchestra" in un modo che non va considerato meno rivoluzionario della psichedelia di quegli anni.

Van Dyke non diede alle stampa molti album ma ogni suo lavoro è stato un evento musicale sorprendente e controcorrente.
Nel 1968 pubblica il suo primo album, Song Cycle (Warner, 1968), frutto di quattro lunghi anni di lavoro e dimostrazione perfetta delle sue rivoluzionarie idee in fatto di arrangiamento. Qui forse per la prima volta la canzone di musica leggera acquisiva la statura di un pezzo di musica da camera. Il "ciclo" di vignette impressionistiche sulla vita quotidiana di Los Angeles impiega un catalogo impressionante di trivia sonori: orchestre, distorsioni vocali, atonalità, fanfare da banda marciante, rumori, cori, marcette da music-hall, effetti psichedelici, fantasie melodiche da colonna sonora. Parks rivisita l'intera storia della canzone per comporre un affresco apocalittico della moderna civiltà. Song Cycle vede la partecipazione di ben 78 musicisti! Questo album e la sua attività di produttore e arrangiatore l’avevano oramai reso famoso e per qualche anno fu troppo impegnato per dedicarsi alla sua musica.
Soltanto nel 1972 uscì il suo secondo album intitolato Discover America in cui Van Dyke rimise tutto in discussione. Il disco era uno scherzo clamoroso: un omaggio al calypso. In realtà dietro lo stile si nasconde un altro esercizio di impressionismo populista, una riproduzione fotostatica degli anni '30. Ad aumentare le somiglianze con Frank Zappa, le canzoni sono satire esilaranti dell'Establishment. 3 Anni dopo è la volta di The Clang Of The Yankee Reaper (Warner, 1975) che proponeva però un "pop" molto piu` convenzionale (e molte cover). Dopo questa pubblicazione il compositore rimase in silenzio per un decennio.
Nel 1984 esce Jump (Warner, 1984), basato su novelle del folklore sudista, e rivive il suo genio capace di spaziare dal musical a Frank Zappa, dal ragtime ai cartoon di Walt Disney, dalla musica da circo all'operetta viennese sino alle bande marcianti. Nel 1989 esce  Tokyo Rose, un concept album sulla storia delle relazioni USA-Giappone dal 1800 agli anni ottanta. Nel 1995 Van Dyke stupisce tutti tornando a collaborare con Brian Wilson per la realizzazione di Orange Crate Art, tributo alla California dei primi del ‘900, per cui scrive quasi tutti i brani, poi cantati da Wilson. Nel 1998 è la volta di
Moonlighting: Live at the Ash Grove.

Dopo più di 10 anni senza pubblicazioni ufficiali soliste, ma in cui il geniale compositore lavora come arrangiatore e produttore per moltissimi artisti tra cui Inara George, Joanna Newsom, Ringo Starr, Rufus Wainwright, Van Dyke decide di dare alle stampa una serie di 7 pollici la cui grafica è affidata ognuno ad un’importante artista americano.
Le due date di Roma e Milano saranno tra le pochissime occasioni in Europa per ascoltare la musica di questo seminale artista.

GRAZIE A SCARUFFI


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