giovedì 18 giugno 2009

Dagli indipendenti italiani un progetto musicale per tenere viva la speranza dell'Abruzzo - comunicato #3


UN LABORATORIO MUSICALE APERTO
PER TENERE VIVA LA SPERANZA DELL’ABRUZZO:
99 VERSIONI DI UNA CANZONE...


A più di due mesi dalla tragedia, il mondo musicale italiano indipendente ed emergente, legato al circuito del Meeting degli Indipendenti che si tiene ogni anno a Faenza a fine novembre, promosso da AudioCoop, l'associazione dei discografici indipendenti a cui aderiscono oltre cento sigle del settore della nuova musica italiana, ha deciso di portare il suo contributo creativo a sostegno delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.
Alessandro Benvenuti ha scritto una canzone...
musicisti, tecnici e cantanti ne stanno facendo 99 versioni.
99 chiese, 99 piazze, 99 cannelle, 99 volte una canzone.
Un (piccolo) aiuto allo spirito di resistenza dei suoi abitanti...

aggiornamenti su
www.myspace.com/laltoparlante
www.myspace.com/promoradio
www.myspace.com/IndieMusicLike
www.myspace.com/arlobigazzi
www.myspace.com/abenvenuti


*** domenica 21 giugno, festa europea della musica,
una delle 99 versioni nelle radio di tutt’Italia!
*** il brano verrà trasmesso in esclusiva e in anteprima assoluta giovedì 18 giugno
alle ore 14 e 30 all’interno del programma “Jalla! Jalla!” di Radio Popolare Network.


fino ad oggi...

hanno suonato e cantato:
Alessandro Benvenuti (voce); Cristiana Colangelo (voce - Vega’s);
Barbara Eramo (voce - Piccola Banda Ikona),
Vittorio Catalano (ciaramella, flauto di canna, flauto traverso, sax soprano),
Carlo Cossu
(violino - Piccola Banda Ikona)
Marna Fumarola (violino, viola - Quartetto Euphoria)
Michela Munari (violoncello - Quartetto Euphoria)
;
Stefano Saletti (bouzouki, mandola - Piccola Banda Ikona)
Marcello Prosperococco
(chitarra el. - Vega’s); Antonio Superpippo Gabellini (chitarra 12 str.),
Guglielmo Ridolfo Gagliano
(chitarra semiacustica, steel guitar, violoncello  - i Paolo Benvengnù)
Germano Mazzocchetti
(fisarmonica);
Luca Nuzzolo (synth, noises - Soluzione);
Arlo Bigazzi
(basso el. con e-bow, balaliaka basso);
Lorenzo Chiarabini (shaker – Jinx ‘n’ Tramp)
Stefano “gas” Valeri (drums kit - Vega’s); Marzio Del Testa (batteria)
Azzurra Fragale (suoni e rumori)...

stanno per suonare e cantare :
gianCarlo Onorato (voce, harmonium); Gigi Masin (pianoforte);
Enrico Conglio (tchitarra el.);
Marco Manzella (voce – Il Disordine Delle Cose); Raffaele Pinelli (organetto)...

hanno realizzato le registrazioni :
Azzurra Fragale (in Valdarno); Stefano Saletti (a Roma)...

sta producendo :
Arlo Bigazzi
 
stanno coordinando la produzione :
Stefano Saletti & Arlo Bigazzi

supportati dal comitato di produzione composto da :
Marzio Del Testa,  Azzurra Fragale, Vittorio Catalano,
Giampiero Bigazzi, Alessandro Benvenuti.

supervisione:
Giordano Sangiorgi

hanno aderito all’iniziativa :
Enzo Onorato – Lilium; Materiali Musicali; Ramsàzizz'; Enrico Fink; La Pioggia Dischi; Officine della Cultura - Arezzo; Progetto KeepOn; Maninalto!; la Grande Onda; Karma Distribuzione; Nut studio; Mario Fabiani - Idea Suono Immagine; Materiali Sonori...




Decidilo tu
(canzone per l'Abruzzo)

Così dolce era l’ora in cui la campana
con tocchi di bronzo richiamava a se
l’attenzione distratta da mille altri suoni
i tuoi occhi incagliati in giornate a cliché
 
Eran muri e mattoni, una vista d’insieme
un ventre di madre a proteggere chi
come sempre non vede le cose più vere
e va in cerca di noia per altri bazar
E poi venne col buio
Un tremore di fondo
E la notte dei tempi calò
Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
Quelle cose che parlan di te
 
Del respiro del mondo hai capito l’umore
e il fiorire di luoghi comuni e di più
la tua storia finita in un niente di tempo
il tuo nome neppure un sussurro nel vento
 
Ora guardi e sei muto, il paesaggio violato
la campana caduta che adesso ti manca
la tua terra ha ucciso con uno starnuto
il passato è una polvere bianca
 
Quando venne dal buio
il tremore di fondo
e la notte dei tempi calò
 
Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
quelle cose che parlan di te
 
Ora sogno un domani che sappia di mani
E di gente che non voglia più
Le sue sere inchiodate davanti a quei plasmi
Di un sonno chiamato tivù
 
E mi spingo a pensare che possan tornare
momenti che valgan di più
nei rapporti tra uomini e donne
che un moto di faglia ha sbattuto giù
 
E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
 
non son più le promesse a guarire il dolore
di chi ha perduto il più
 
E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
fra macerie e dolore i proclami
non servono più
Quel tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
O quei muri che sono il tuo tempo
rimpianto non torneranno su.

www.audiocoop.it

Nessun commento:

Cosa desideri da un negozio di strumenti musicali?